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filmMeccanica

MOTO E TRAIETTORIA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA (15')
Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988
Materie:Meccanica generale e dei corpi solidi;Storia della fisica
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. Nell’unità si ripercorre l’evoluzione del concetto di moto nella storia. Isaac Newton (1642-1727) comprende che il i pianeti si muovono seguendo le stesse leggi dei gravi sulla terra. Già Galileo (1564-1642) aveva intuito questo comportamento, ma Newton ne scrive la formulazione matematica. Galileo riesce a prevedere queste nuove regole osservando la caduta dei gravi e la traiettoria di oggetti lanciati in aria. Nel 1665 Newton riesce a fare una sintesi degli studi di Galileo, comprendendo che il moto di un proiettile è composto da due componenti, un’accelerazione verticale costante e una velocità orizzontale costante. Si riprende il concetto di derivata con cui dallo spazio percorso, si ricava la velocità e l’accelerazione di gravità costante. Immagini a disegni animati ci mostrano come sarebbe la traiettoria ideale se non ci fosse la forza di gravità. Si mostra come si ricavano le grandezze caratteristiche della caduta di un grave, lo spazio percorso, il tempo e la velocità.
LA CADUTA DEI GRAVI. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:05'16''
Materie:Meccanica generale e dei corpi solidi ;Storia della fisica
Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988
Numero di catalogo:6843
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. Si spiega che tutti i corpi cadono con la stessa accelerazione. La derivata ci permette di calcolare le grandezze di stato della caduta dei gravi: dallo spazio percorso si ricavano la velocià e l’accelerazione. Le leggi valgono però in assenza d’aria, come aveva ipotizzato Galileo: la prova dell’astronauta sulla luna che lascia cadere una piuma e un martello, conferma questa intuizione.
IL MOTO. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:11'14'' Materie:Meccanica generale e dei corpi solidi,Storia della fisica Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6847
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. In questa unità si spiegano le leggi formulate da Isaac Newton (1642-1727) sul moto sintetizzabili con l’affermazione che la forza è proporzionale alla massa per l’accelerazione. Con immagini al computer si mostra come avviene il calcolo vettoriale. Si prende in analisi la caduta dei gravi e la forza di gravità. Si spiega cosa sono l’accelerazione e la costante gravitazionale mostrando la caduta di gravi in assenza di aria. Si ripercorrono i punti salienti della vita di Isaac Newton nella ricerca delle leggi della dinamica. La prima riprende il concetto di inerzia formulato da Galileo Galilei (1564-1642). La seconda legge la forza è uguale alla variazione della quantità di moto. La terza legge di Newton dice che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Come pretesto per riassumere tutte le leggi si studia la traiettoria di una palla da baseball colpita da una mazza e il peso lanciato da un atleta.
GALILEO GALILEI E I SUOI STUDI. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:05'26'' Materie:Storia della fisica Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 numero di catalogo:6851
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo (1564-1642) alla teoria della relatività.
Tramite una fiction viene brevemente ricostruita la vita di Galileo, che lasciò medicina per dedicarsi completamente agli studi di matematica. Riprendendo un’invenzione proveniente dall’Olanda, costruì a Venezia i primi cannocchiali e li vendette ai notabili della città. Proprio grazie al perfezionamento di questo nuovo strumento riuscì ad osservare le lune di Giove, le fasi di Venere e le macchie solari.
PRINCIPIO DI INERZIA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:13'20'' Materie: Meccanica generale e dei corpi solidi Ordine scolastico: scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6852
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. Nell’unità si mostra l’evoluzione del concetto di Inerzia. Dalla scoperta di Nicola Copernico (1473-1543) che la Terra gira intorno al Sole sorge spontaneo il chiedersi come mai i pianeti rimangano nella loro orbita nonostante il moto di rotazione. Galileo, grazie al suo cannocchiale, conferma le idee di Copernico e con lo studio del piano inclinato elaborò il concetto di inerzia. Il principio verrà corretto da Renato Cartesio (1596-1650): un corpo permane nel proprio stato fino a quando non viene perturbato da una forza esterna. Questa nuova idea viene spiegata con cartoni animati: si mostra la traiettoria di un grave che cade da una piattaforma in movimento e da una piattaforma in quiete, gli osservatori sono due, uno in moto e l’altro no.
GALILEO GALILEI: IL MOTO ACCELERATO UNIFORME. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:20'37'' Materie:Meccanica generale e dei corpi solidi Storia della fisica Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6867
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo (1564-1642) alla teoria della relatività. Nella prima parte dell’unità si riportano gli studi di Galileo sul moto dei gravi con il piano inclinato: hanno la stessa velocità e accelerazione di caduta, ma quale velocità e quale accelerazione? Si confronta la sua teoria con quella di Leonardo Da Vinci (1452-1519): quest’ultimo aveva calcolato lo spazio percorso proporzionale ai numeri naturali, Galileo invece ai numeri dispari. Utilizzando come esempio il movimento di una giostra di un luna park si mostra come, confermando l’idea di Galileo, la distanza percorsa è proporzionale al quadrato del tempo. Si definiscono la velocità media e la velocità istantanea. Si mostrano i passaggi per il calcolo del rapporto incrementale e si definisce la derivata: è la velocità con cui una grandezza varia. Si procede nello stesso modo per determinare l’accelerazione, effetto diretto della forza di gravità, che risulta costante. Abbiamo determinato quindi il moto accelerato uniforme. L’unità termina con un una breve storia dell’invenzione del calcolo differenziale, da parte di Gottfried Leibnitz (1646-1716) e Isaac Newton (1642-1727). Galileo invece era arrivato a determinare le caratteristiche del moto accelerato uniforme con le proporzioni e l’analisi geometrica del piano inclinato.
CAMPI VETTORIALI: INTRODUZIONE. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:07'13'' Materie:Elettricità, magnetismo, elettromagnetismo Storia della fisica Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6868
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo (1564-1642) alla teoria della relatività. In questa unità si introduce il concetto di campo vettoriale. Si considerano le forze generate da un flusso di acqua. Le proprietà di un campo idrodinamico, elettrico e magnetico sono le stesse. Dallo studio del moto di oggetti in una corrente d’acqua si vede che ogni corpo in un punto ha una velocità rappresentabile con dei vettori. Si ripercorre la storia della costruzione del modello di campo che diventa un fondamentale oggetto di studio. Isaac Newton (1642-1727) ipotizzò le forze che agiscono a distanza, come nel caso della gravità. Michael Faraday (1791-1867) immaginò per primo le linee di forza e James Maxwell (1831-1879) trasformò questa idea nella teoria del campo di forze. L’unità termina passando in rassegna le proprietà dei campi.
LA GRAVITÀ, IL PESO, LA VELOCITÀ
Durata:14'05'' Materie:Fisica Didattica della fisica Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da:"La scienza per esempio" Anno: 1992 Numero di catalogo:6992
L’unità didattica fa parte di una serie di episodi che attraverso una breve fiction hanno l’obiettivo di illustrare e spiegare tematiche legate alla natura fisica della materia, al magnetismo e alle leggi del movimento degli astri.
Il gruppo di amici torna dal luna park. Sono stati sulle montagne russe e sull’ascensore che sale velocemente. Nel laboratorio dell’amico scienziato gli raccontano le sensazione che hanno provato in particolare quando si trovavano nell’ascensore: quando esso saliva sembrava loro di essere schiacciati al suolo mentre quando esso scendeva sembrava loro di essere senza peso. L’amico dunque propone ai ragazzi di tornare al luna park e misurare il loro peso durante il movimento dell’ascensore. Il risultato delle misurazioni dimostra che quando l’ascensore sale siamo più pesanti, mentre quando scende siamo più leggeri. Attraverso una dimostrazione in laboratorio con un modellino, il giovane scienziato spiega cosa tiene in pista il vagone delle montagne russe: la velocità e la traiettoria.
IL MOTO
Durata:15'43'' Materie:Fisica Didattica della fisica Ordine scolastico: scuola media superiore Tratto da:"La scienza per esempio" Anno: 1992 Numero di catalogo:6994
L’unità didattica fa parte di una serie di episodi che attraverso una breve fiction hanno l’obiettivo di illustrare e spiegare tematiche legate alla natura fisica della materia, al magnetismo e alle leggi del movimento degli astri.
Il gruppo di amici si reca al laboratorio del giovane scienziato con una modello di macchina telecomandata che ha il difetto di non tenere la strada durante le gare in pista. Le immagini contenute nell’unità mostrano i ragazzi impegnati in esperimenti di laboratorio per comprendere la velocità massima che si può raggiungere senza uscire di strada. Partendo dalle scoperte di Newton lo scienziato spiega che quando l’auto si muove tende a mantenere una linea retta. Un video mostrato ai ragazzi contiene immagini di due auto che si urtano a elevata velocità. I manichini nell’auto dopo lo scontro tendono a mantenere la velocità volando in avanti. Inoltre vengono compiuti altri esperimenti tesi a dimostrare la differenza tra chi osserva un oggetto in movimento da un punto fermo, e chi si trova a viaggiare alla stessa velocità dell’oggetto. Le caratteristiche del moto cambiano a secondo dei punti di vista.
LA CADUTA DEI GRAVI. DA GALILEO A NEWTON. PERCORSO DIDATTICO
Durata:21'04'' Materie:Educazione e sistema educativo, pedagogiaFisicaStoria della fisicaOrdine scolastico:docentiTratto da:"Mosaico" Regia di: Margherita LamagnaAutore/i: Rosa Cavallaro, Rossella GarutiAnno: 2002Numero di catalogo:7685_P
La serie di unità “Percorsi didattici” è stata realizzata nell’anno 2001/2002 in collaborazione con il CIPREF - Consorzio Inlet IRRE per la ricerca educativa e la formazione - quale strumento di programmazione didattica rivolto ai docenti. Argomenti di particolare rilevanza curricolare sono stati affrontati da un docente esperto, indicato dal CIPREF, nella logica del Piano di Offerta Formativa e con specifico e motivato ricorso agli audiovisivi presenti nel catalogo di Mosaico.
In questa unità la professoressa Rossella Garuti, docente di Matematica e Scienze nella scuola media e Tecnico presso l’IRRE Emilia Romagna, presenta un percorso storico-scientifico sul fenomeno della caduta dei gravi, proposto per il terzo anno di scuola media e il biennio delle superiori.
Il percorso parte da unità di Mosaico "Il metodo scientifico: dall’osservazione all’ipotesi" che chiarisce, attraverso delle divertenti immagini, gli aspetti e le tappe fondamentali del metodo scientifico.
Prendendo spunto dalla descrizione del metodo scientifico la docente introduce il discorso sulla caduta dei gravi. L’argomento viene affrontato da un punto di vista storico attraverso l’unità "Galileo Galilei: il moto accelerato uniforme" che ripercorre le leggi della meccanica da Galileo ad Einstein. L'unità, infatti, attraverso immagini di grafica animata, descrive gli studi di Galileo e di Leonardo Da Vinci sul moto dei gravi sul piano inclinato.
Con il filmato successivo, "La caduta dei gravi", si passa ad osservare, attraverso degli esperimenti, la caduta di diversi oggetti in assenza e in presenza di aria. “E' evidente che per fare queste osservazioni è fondamentale avere a disposizione filmati e immagini perché realizzare in classe gli esperimenti contenuti nel filmato è piuttosto complesso. Inoltre questa unità contiene le emozionanti immagini della prova di uno degli astronauti dell’Apollo 15 che sulla Luna fa cadere una piuma e un martello, confermando così l'intuizione avuta da Galileo secoli prima” - afferma la docente.
Per approfondire ancora meglio il concetto di gravità la docente presenta alcuni momenti tratti da "Peso e gravità. Definizioni e leggi". L’unità spiega in modo semplice e puntuale, attraverso immagini di esperimenti, le variabili che influenzano la caduta dei corpi.
Il percorso continua con un filmato storico-scientifico sull'opera di Newton, intitolato appunto "Isaac Newton: la gravitazione universale. L’universo della meccanica". Questo video, con spezzoni di fiction e il supporto di immagini grafiche e animate, racconta la vita di Newton e descrive la legge di gravitazione universale. “Il filmato può essere davvero utile perché i cartoni e le immagini grafiche facilitano l’apprendimento, soprattutto se ci rivolgiamo a degli studenti della scuola media inferiore, mentre le immagini sulla vita di Newton aiutano i ragazzi ad inquadrare questo personaggio in un periodo storico preciso”.
Per concludere questo percorso per immagini la professoressa consiglia la visione dei video della serie “La fisica e senso comune”. Uno di questi, intitolato "La gravità", “attraverso i quesiti che pone, seguiti dalle risposte esatte, potrebbe essere utilizzato in classe dagli insegnanti per verificare la comprensione di questo concetto”.
Suggerimenti bibliografici e di siti scientifici, utili per ampliare il discorso sull’argomento, concludono questo interessante percorso sull’opera di Galileo e di Newton.
CADUTA E GALLEGGIAMENTO
Durata:18'35'' Materie:FisicaOrdine scolastico:scuola media superioreTratto da:"DSE - Fisica e senso comune, Cadere o... galleggiare" Regia di: Antonio VergineAutore/i: Matilde VicentiniAnno: 18/10/1984Numero di catalogo:2266
La serie ”Fisica e senso comune” (da cui questa unità è tratta), a cura del Dipartimento Scuola Educazione, parte da un approccio empirico del fenomeno in esame, per arrivare alla formulazione della legge che lo governa con metodo scientifico.
L’unità si apre con la descrizione delle variabili necessarie per ricavare la legge di caduta dei gravi. Gli esperimenti si susseguono facendo le prove in diverse condizioni, il mezzo in cui lasciamo cadere i gravi è alternativamente aria o acqua. Le immagini mostrano i comportamenti degli oggetti, di vari materiali e forme. Si ricava pertanto una legge che governa la caduta dei gravi: la loro forma incide sulla velocità di caduta in modi diversi a seconda del fluido in cui sono immersi. Utilizzando poi due serie di palline dalle dimensioni diverse, con pesi specifici diversi, in fluidi come l’acqua, l’aria o il mercurio si ricava la legge di galleggiamento, che comprende il principio di Archimede. Con il tubo di Newton si vedono gli effetti della resistenza dell’aria. L’audiovisivo si chiude con chiari schemi che riassumono le forze fin qui trattate, esempi che esplicitano come queste agiscono sugli oggetti in movimento e in equilibrio.
L' ENERGIA POTENZIALE, TERMICA E CINETICA
Durata:10'27''Materie:Fisica Meccanica generale e dei corpi solidiOrdine scolastico:scuola media inferioreTratto da:"La scienza per voi" Anno: 1992
Numero di catalogo:7052
La voce fuori campo dell’unità didattica, sottolinea la enorme importanza di una scoperta che Galileo Galilei fece verso la fine del sedicesimo secolo. Attraverso l’utilizzo dei piani inclinati sui cui scorreva una sfera Galileo scoprì che qualsiasi percorso seguisse la sfera, essa tornava sempre all’altezza originaria. Attraverso immagini di animazione grafica, l’unità didattica mostra che la sfera conservava la velocità. Altre immagini proposte dall’unità per avvalorare la tesi di Galileo sono rappresentate da una altalena su cui agisce una forza dovuta alla spinta dell’altalena da parte dell’uomo. Attraverso questo esempio la voce fuori campo illustra l’energia potenziale che si trasforma in energia cinetica. L’energia potenziale cambia costantemente mentre l’energia cinetica si trova in uno stato di flusso costante. Se sommiamo le due forme di energia l’energia totale rimane costante. Le immagini finali mostrano gli astronauti che viaggiano verso la luna in assenza di gravità. Anche sulla luna tuttavia gli oggetti lasciati cadere sul suolo lunare subiscono un attrito dovuto ad una minima forza gravitazionale.




giovanni - 8/2/05 - 06:35 pm

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