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LE TRASFORMAZIONI DI LORENTZ E LA RELATIVITÀ - PARTE PRIMA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA (16')
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. Si riprende l’esperimento (1881-85) di Michelson e Morley. I risultati inaspettati di questa prova spinsero Antoon Hendrik Lorentz (1853-1928) a formulare l’ipotesi che un corpo in movimento si contrae. Fu il primo ad intuire la legge chiamata poi della Relatività ed a scriverne le equazioni. Cartoni animati ci spiegano il concetto di relatività e svelano in maniera chiara come avviene la contrazione spazio-temporale. Lorentz riuscì a scrivere le formulazioni matematiche che consentono il passaggio da un sistema di coordinate ad un altro per le equazioni relativistiche.
LE TRASFORMAZIONI DI LORENTZ E LA RELATIVITÀ - PARTE SEC. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA(10' )
Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. In questa unità si mostra come le trasformazioni di Lorentz ci diano una misura di come il tempo si rallenta e lo spazio si contrae. Grazie a questa formulazione matematica è possibile rendere coerenti l’inerzia e la meccanica con l’ottica e l’elettromagnetismo. Si ripercorrono i passaggi della scoperta fatta da Lorenz, che nel 1904 vennero resi pubblici. I due postulati: il principio della relatività e la costanza della velocità della luce, vennero ripresi da Albert Einstein (1879-1955), che ricavò le stesse equazioni scritte dal fisico olandese. Il tempo assume un altro significato, diventa la 4 dimensione, e diventa quindi relativo. Il diagramma spazio-tempo ci mostra come si contrae lo spazio e come si rallenta l tempo quando un oggetto è in movimento. La relatività diventa una legge fondamentale basata sull’assioma che afferma che la luce ha velocità costante.
ALBERT MICHELSON E EDWARD MORLEY. INTERFEROMETRO - PARTE SECONDA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:11'25'' Materie:Natura fisica della materia, teoria atomica, meccanica quantistica, Storia della fisica
Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6845
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. L’esperimento di Albert Abraham Michelson (1852-1931) e Edward W. Morley (1838-1923) fu concepito per rivelare il moto della terra attraverso l’etere. Con il loro interferometro riuscirono ad ottenere le misurazioni più precise mai raggiunte all’epoca della velocità della luce. Si ripercorrono i passi della vita di Morley e Michelson, accompagnate da foto originali del periodo. Si spiega come funziona l’interferometro e il tipo di visualizzazione che se ne ottiene: i due raggi di luce, con due percorsi diversi, davano sullo schermo una immagine con frange di interferenza costruttiva, dimostrando che non c’è nessun ritardo nonostante la differenza dei due percorsi. Ecco la grande scoperta: la luce viaggia alla stessa velocità per tutti gli osservatori. Nel 1892 George Fitzgerald (1850-1901) è il primo ad ipotizzare una contrazione di un braccio dell’interferometro, dovuta alla velocità in riferimento. Successivamente Hendrik Antoon Lorentz (1853-1928) riuscì a dare una formulazione matematica a questa nuova idea, scrivendo le famose trasformazioni che portano il suo nome.
ALBERT MICHELSON E EDWARD MORLEY. INTERFEROMETRO - PARTE SECONDA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:11'25'' Materie: Natura fisica della materia, teoria atomica, meccanica quantistica, Storia della fisica Ordine scolastico:scuola media superiore
Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6845
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. L’esperimento di Albert Abraham Michelson (1852-1931) e Edward W. Morley (1838-1923) fu concepito per rivelare il moto della terra attraverso l’etere. Con il loro interferometro riuscirono ad ottenere le misurazioni più precise mai raggiunte all’epoca della velocità della luce. Si ripercorrono i passi della vita di Morley e Michelson, accompagnate da foto originali del periodo. Si spiega come funziona l’interferometro e il tipo di visualizzazione che se ne ottiene: i due raggi di luce, con due percorsi diversi, davano sullo schermo una immagine con frange di interferenza costruttiva, dimostrando che non c’è nessun ritardo nonostante la differenza dei due percorsi. Ecco la grande scoperta: la luce viaggia alla stessa velocità per tutti gli osservatori. Nel 1892 George Fitzgerald (1850-1901) è il primo ad ipotizzare una contrazione di un braccio dell’interferometro, dovuta alla velocità in riferimento. Successivamente Hendrik Antoon Lorentz (1853-1928) riuscì a dare una formulazione matematica a questa nuova idea, scrivendo le famose trasformazioni che portano il suo nome.
ALBERT MICHELSON E EDWARD MORLEY. INTERFEROMETRO - PARTE PRIMA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:06'57'' Materie:Natura fisica della materia, teoria atomica, meccanica quantistica,Storia della fisica
Ordine scolastico:scuola media superiore Tratto da:"The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6846
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. L’esperimento di Albert Abraham Michelson (1852-1931) e Edward W. Morley (1838-1923) fu concepito per rivelare il moto della terra attraverso l’etere. Il risultato inaspettato da entrambi gli scienziati fu quello di smentire l’esistenza dell’etere. Il professore David Goodstein del California Institute of Technology accenna alla situazione di Europa e Stati Uniti in quel periodo storico. Il concetto di etere deriva da Aristotele, alla fine dell’ottocento tutte le onde erano considerate come meccaniche, quindi anche la luce aveva bisogno di un mezzo attraverso cui propagarsi, l’etere avrebbe dovuto essere incomprimibile poiché la velocità di un’onda è proporzionale alla rigidità del mezzo.
ALBERT MICHELSON E EDWARD MORLEY. INTERFEROMETRO - PARTE TERZA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata: 08'01'' Materie: Natura fisica della materia, teoria atomica, meccanica quantistica Ordine scolastico: scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6853
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo alla teoria della relatività. L’esperimento di Albert Abraham Michelson (1852-1931) e Edward W. Morley (1838-1923) fu concepito per rivelare il moto della terra attraverso l’etere. In questa ultima parte si spiega il principio della relatività di Jules Henry Poincarè (1854-1912) e la successiva teoria della relatività di Albert Einstein (1879-1955). Si mostrano le formulazioni matematiche e grazie ad immagini di grafica al computer si spiega questo principio. Si riprende la storia di Michelson che, nonostante fosse stato insignito del premio Nobel, continuò a considerare il risultato del suo esperimento un fallimento. Ora sappiamo che il suo interferometro aveva verificato la teoria della relatività di Einstein. La scoperta sconvolgente è che la velocità della luce è uguale per tutti gli osservatori.
CAMPI ELETTRICI, MAGNETICI E IDRODINAMICI. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:18'42'' Materie: Elettricità, magnetismo, elettromagnetismo Storia della fisica Ordine scolastico: scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6860
Nella serie “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo (1564-1642) alla teoria della relatività. L’unità descrive le proprietà dei campi di forze cercandone una formulazione matematica. Si dà la definizione di flusso. Si pone quindi l’attenzione sui campi elettrico e magnetico, studiandone le caratteristiche e la loro densità di energia che risulta proporzionale al quadrato del campo in quel punto. Si riportano le equazioni fondamentali che ne descrivono la forma. Si calcolano quindi il flusso elettrico e magnetico e si spiega graficamente il significato degli integrali lineari. Grazie all’analogia idraulica si mostra l’andamento delle linee di forza di un campo magnetico e la struttura di un flusso vorticoso magnetico. L’unità termina con la spiegazione del comportamento di condensatori ed induttori.
THOMAS EDISON E NIKOLA TESLA: CORRENTE ALTERNATA E CONTINUA. L'UNIVERSO DELLA MECCANICA
Durata:08'46'' Materie: Elettricità, magnetismo, elettromagnetismo Storia della fisica Ordine scolastico: scuola media superiore Tratto da: "The Mechanical Universe and Beyond" Anno: 1988 Numero di catalogo:6861
Nella serie di “L'Universo della Meccanica” si ripercorre la storia delle leggi della meccanica, dalle intuizioni di Galileo (1564-1642) alla teoria della relatività. In questa unità si confrontano le caratteristiche delle correnti alternata e continua: la tensione, l’intensità di corrente e la sicurezza nell’utilizzarle. La corrente alternata offre una maggior possibilità di modificare la differenza di potenziale in una linea elettrica a seconda delle esigenze. Si descrive, con l’aiuto di immagini animate, il funzionamento di un trasformatore di tensione a bobina che opera solamente in corrente alternata. Tesla fu il primo a capire le grandi potenzialità economiche di utilizzo di questa caratteristica. Si ripercorrono le vite di Nikola Tesla (1856-1943) e Thomas Edison (1847-1931) e i vantaggi dell’innovazione apportata da Tesla sulla distribuzione della corrente elettrica nelle città, ai privati e alle industrie.
ALBERT EINSTEIN (1879 - 1955)
Durata:02'42'' Materie:FisicaNatura fisica della materia, teoria atomica, meccanica quantisticaOrdine scolastico:scuola media inferiorescuola media superiore Tratto da:"Il cammino dell'Europa. Programma prodotto in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali"
Regia di: Gianni Barcelloni Autore/i: Consulenza scientifica Rosario Villari, consulenza artistica Massimo Sani Anno: 2001Numero di catalogo:7599
“Il Cammino dell’Europa” è un programma prodotto da Rai Educational in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dedicato alla storia, alle tradizioni e alla cultura dell’Europa.
Ritratto di Einstein, premio Nobel per la fisica (1921), fondatore della “Teoria della Relatività”. La massa e l’energia, secondo il cfisico, sono manifestazioni di una stessa cosa; una visione che sconvolse il senso comune. La celebre formula “E=mc al quadrato”, in cui l’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato, mostra che una piccola quantità di massa può essere convertita in una energia enorme. Massa ed energia sono equivalenti.
“Alla bomba atomica - scrive lo scienziato - non ho mai lavorato nel modo più assoluto. Non credo che la civiltà verrà distrutta in una guerra combattuta con la bomba atomica. Potranno perire i due terzi degli abitanti della terra, ma si salverebbe un numero sufficiente di uomini senzienti per ricostruire le basi della convivenza civile. Abbiamo sprigionato la potenza dell’atomo ed è cambiato tutto ma non il nostro modo di pensare, perciò stiamo andando verso catastrofi inaudite. La prima bomba atomica non ha solo distrutto Hiroshima, ha anche buttato all’aria le nostre idee politiche superate e anacronistiche. E’ più facile cambiare la natura del plutonio, che la natura della malvagità umana”.
Immagini di repertorio dello scienziato.




giovanni - 8/2/05 - 06:35 pm

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